
diRADIO (Redazione) - Serafino ha costruito la sua figura di artista eclettico attraverso collaborazioni con influenti personaggi del panorama musicale italiano e numerose apparizioni televisive legate ad eventi a sfondo sociale. Con “Very Etnico” vengono raccolti e aggregati pensieri ed esperienze musicali a 360 gradi. Il disco emana energia per aver saputo far coesistere radici italiani e globalizzazione, roots sound ed electro-beat. Le canzoni scorrono via piacevolmente, l’elettronica, con contributo di Marco Messina (99 posse), si insinua frequentemente tra ritmi hip hop, reggae, funk soul, pop, lasciando lo spazio anche a decise influenze arabeggianti e magrebine che ben si amalgamano con la tradizionale melodia italiana. Ottimo esempio è dato dai singoli "very etnico" e "arabica cafè" e dalle ballate splendide "mani tue" e "scrivo di te" per non parlare di "cerco spiegazioni" (dedicata al padre) in cui duetta addirittura con Bedi Moratti. Notevoli sono anche le due incursioni strumentali (follie etniche, edgaf) a metà tra la disco club e una colonna sonora per belly dancers. Colpisce in particolare l’uso della dialettica, mai banale e un sapiente uso della lingua italiana, ora tagliente, ora melodica. Serafino ci fa capire senza mezzi termini che la strada giusta è quella della globalizzazione ma una globalizzazione etica che permetta l’interazione e lo scambio culturale tra popoli diversi mantenendo centrate le proprie radici ed i propri valori come ci ricorda in “100% calabrese sugnu” e in “conosco Mustafà”. Testi a volte politicizzati, a volte socialmente impegnati in cui spiccano frequenti riferimenti alla madre Terra (in particolare il Sud del nostro mondo dove la terra è più magica), alla forza del mare, all’energia del sole caldo, alla potenza del vento che regalano allegria, spensieratezza (“a sud io migrerò”) ed una intensità unica. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando il rap italiano era “costretto” nei centri sociali: 99 Posse, Almamegretta, Casino royale hanno aperto la strada, ora Serafino, Amari (di cui abbiamo decantato le lodi su queste web pages non molto tempo fa) e altri stanno rilanciando, dando vita ad un nuovo inizio per l’”etnico” italiano, bene così!!!